
Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi
La settimana delle celebrazioni pasquali è accompagnata dai brani della Bibbia con cui si presentano gli ultimi giorni della vita di Gesù. Giorni scanditi da una graduale scalata che va dal desiderio di vivere il momento più importante dell’anno assieme ai propri amici (Lc 22,35), fino alla richiesta di assoluzione presentata a Dio non da un pulpito, ma dal patibolo (Lc 23,34). E durante l’esecuzione della condanna a suo carico.
La gioia risulta essere alleata della compostezza e dell’equilibrio; così come la vita stessa lo è di tutto quell’insieme prodigioso che avvolge gli uomini e le donne, rendendoli amici secondo un legame che supera la forza della consanguineità. C’è vita dove c’è unione e c’è unione dove c’è compostezza, equilibrio; perché sono questi gli ingredienti che rispondono alla domanda della gioia: “Maestro buono, cosa devo fare per avere la vita eterna?” (Mc 10,18 //Lc 18.18).
Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?
I tempi attuali sono come un otre pieno di mosto in fermentazione, cioè pieni di richieste di gioia, domande e ricerche affannose sul benessere e la felicità. Sono tempi di fame e sete di autenticità, di figure umane composte ed equilibrate, in grado di restituire vitalità alla storia, soprattutto nelle situazioni più scabrose in cui è naturale cercare un colpevole e condannarlo. Eppure la condanna non basta più! Come non basta più andare a caccia di colpevoli, di streghe ed eretici da bruciare vivi, sotto lo sguardo curioso, oppure inorridito ed inquieto di tanti, se non addirittura di tutti.
C’è urgenza di mitezza nel quotidiano e nell’ordinario. Che non vuol dire “stupidità”, “debolezza” e “remissività”; bensì coraggio a non rispondere a tono, tenacia nel mantenere inalterato l’equilibrio, senza perderlo o lasciarlo sbandare. Ne hanno bisogno innanzitutto i più piccoli per età, così come i giovani e coloro che stanno entrando nella vita adulta a piccoli passi. C’è urgenza di scaricare zavorre pesanti e spiccare il volo verso quella condizione della vita che esprima equilibrio, compostezza e voglia di unioni stabili e sicure.


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