Buon Natale

«Ah sì, il Natale… e tutta quella valanga di messaggi d’auguri! Anche io ne scriverò qualcuno, ma soltanto a persone per cui vorrei molta più serenità di quanta ne abbiano mai avuta: persone piuttosto sole, ormai quasi invisibili a tanti e perfino a sé stessi. Ci metterò un pò prima di scrivere perché so che leggeranno con molta attenzione ogni parola e mi piacerà far arrivare loro innanzitutto affetto e cura attraverso frasi brevi e soprattutto non scontate», così mi saluta l’amico Del Vecchio. Non mi ha scelto per farmi gli auguri e mi ha confidato la sua voglia di “esserci” anche quest’anno per me, per tanti e soprattutto per la maggior parte di amici in comune ricordandomi che l’amicizia ci ha salvati da tante disgrazie.

Avevamo tanti sogni e tanti progetti prima di salutarci di persona l’ultima volta, e oggi di quelle visioni è rimasto solo l’odore di legna accesa in mezzo alle stradine del paese nelle serate di dicembre. Abbiamo scritto su quaderni vecchi i pensieri migliori quando la maestra ci chiedeva di fare un tema raccontando la nostra vita presente e futura; e abbiamo attraversato insieme la notte quando abbiamo perso i genitori e la vita ci ha trascinati dentro al mondo senza darci nemmeno il tempo di mettere i pantaloni lunghi. L’inverno ci ha sorpresi soprattutto quando ognuno ha fatto la propria parte e si è rimboccato le maniche per non restare indietro: ne abbiamo fatti di chilometri insieme, anche dopo esserci allontanati fisicamente. Gli raccontavo dei cambiamenti e lui mi diceva di rimanere, mettere radici più a fondo possibile, abbracciare ogni scelta senza temere il dolore di restare o di innamorarmi della gente; gli facevo ascoltare le mie canzoni e lui aggiungeva accordi e toglieva parole, ringraziandomi per avergli regalato il mio rumore.

«Questo natale è bello soprattutto grazie a te e a quelli che, come te, sono rimasti e rimarranno per sempre, o almeno il più a lungo possibile, dentro la vita: non abbiamo molto da festeggiare dato che c’è gente in guerra in diverse parti del pianeta, ma sappiamo che prima o poi la pace arriva nonostante la banalità del male. Sì, lo sappiamo che le cose vanno avanti e tutto si trasforma nel miglior bene possibile; ma se non ci fossi stato tu, per me tutto sarebbe stato un incubo. E invece è diventato un sogno. Ciao, fratello mio. Ovunque tu sia, la nostra stella ti guidi verso di me: per te sono ancora Gesù e per me, invece, tu sei il regalo più bello. Buon Natale». Gesù.
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